giovedì 21 luglio 2005

Silenzio parla il Re



In occasione del 175° anno dell'indipendenza del Belgio ed in concomitanza con il 21 luglio, festa nazionale Belga, il re è apparso in tv a reti unificate per fare un bel discorso...
Se devo essere sincero già all'inizio della seconda frase il mio cervello ha autonomamente dichiarato forfait, ma per sommi capi sono riuscito a seguire.
Anche il Belgio ha la sua Lega Nord, ed il re Alberto II ha voluto sottolineare la volontà del governo, della famiglia reale e della maggior parte della popolazione (87%) di restare uniti nonostante i "polveroni" degli ultimi mesi. Il discorso è poi "smielato" parlando di tolleranza e dialogo nonché di generosità spontanea in primis per la tragedia Tsunami.
Ultimo punto infine è stato un "racconto" del viaggio che insieme alla moglie ha fatto in Cina, dove dice di aver incontrato gente felice e vitale, esortando quindi gli imprenditori e gli artisti belgi sul territorio ciense di fare prova di creatività e dinamismo, preoccupandosi di comprendere l'antichissima cultura del posto. Ma io mi chiedo, ma lui è a conoscenza che in Cina esiste ancora la pena di morte, la censura e altre mille violazioni delle libertà tipiche di una civiltà moderna?...
[Per chi fosse interessato, è disponibile il testo integrale del discoso (in francese) in formato PDF, su questo indirizzo]