Home sweet home
Casa dolce casa... Dopo 14 giorni di volontario esilio, rieccomi qui a Bruxelles davanti al mio pc.
Pre-viaggio frenetico, con corsa a piedi fino al treno "in culo" alla stazione Termini di Roma, per non perdere l'opportunità di un favoloso check-in presso la postazione Virgin dell'aeroporto Leonardo Da Vinci. Chiaramente il sole che continuava a battere a 200° C non aiutava certamente, ma alla fine io e Deborah ce l'abbiamo fatta. In coda con me all'imbarco c'era Di Pietro che da solo non era capace neppure di prendersi il cellulare dalla borsa senza far cascare altre 129023 carte...
Aereo super pieno, 30 minuti di ritardo al decollo... ma volo tranquillo, dopo 2 settimane di italiano, full immersion in francese grazie ad una bambina del sedile davanti e due belgi al mio lato. Pensavo peggio ed invece tutto è andato bene. All'arrivo il fidato amico Andreas era già li ad attendermi, e grazie all'aria condizionata che ha in auto il viaggio verso casa è stato un vero toccasano!
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